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Ferla (SR) - Sicilia
 

Ferla, piccola perla del siracusano, è un borgo di origine medievale, sorto sui resti di una necropoli ellenistica. Prima del terremoto del 1693, che cancellò per intero la cittadina medievale, Ferla possedeva un impianto planimetricamente irrazionale, poiché era condizionato dalla notevole accidentalità del suolo su cui sorgeva l'abitato. 

 

Successivamente il centro abitato fu costruito più a Nord rispetto a quello antico, del quale fu ripreso solo la parte in piano e quella ruotante intorno alla chiesa Madre, dedicata a San Giacomo, e alla chiesa di San Sebastiano. Nelle zone scoscese, come è ancora oggi evidente grazie alla conservazione di un ampio complesso di ruderi a sud del quartiere Castelverde, l'architettura non fu più ricostruita a scopo abitativo anzi, in alcuni casi fu usata per ricavarne degli orti e delle stalle.

 

Gli unici resti del borgo medievale sono quelli che si incontrano nel cosiddetto quartiere delle Carceri Vecchie, dove i vicoli e le strade strette rimandano all'architettura tipica dei borghi di un tempo.

 

Ferla si presenta come un borgo antico e ricco di luoghi di culto pieni di storia. Nel borgo vi è anche una via speciale, nominata la Via Sacra, che corrisponde a via Vittorio Emanuele. Definita Sacra perché lungo la via sorgono cinque edifici religiosi: la Chiesa del Carmine, la più grande Chiesa di San Sebastiano, la Chiesa Madre, la chiesa di Sant'Antonio e infine la Chiesa di Santa Maria, che fu convento, scuola e carcere.

 
 
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