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Foglianise (BN) - Campania
Nel cuore dell'antico Sannio, immerso nell'incantevole paesaggio del parco regionale del Taburno-Camposauro, a pochi Km dal comune di Benevento, si trova Foglianise. Suggestivo paese al centro della Valle Vitulanese è situato a circa 350 m. sul livello del mare alle pendici del monte Caruso detto detto San Michele. Foglianise, con una superficie di circa 1174 ha, conta circa 3600 abitanti e confina con i comuni di Vitulano Castelpoto e Torrecuso e, nella zona bassa, è delimitato dal torrente Jenga affluente del fiume Calore. Il comune di Foglianise è stato insignito nel 2012 del titolo di città da parte del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

 

Il territorio è caratterizzato da una morfologia prevalentemente collinare e dal punto di vista meteorologico da un clima mite, condizioni che favoriscono la coltivazione di vigneti e uliveti che regalano frutti di ottima qualità. L'abitato è composto dagli antichi casali «Palazzo», «Barassano», «Leschito», «Golini», «Posto», «Sirignano», «Cautani», «Oliveto» e «Foglianise» che ha dato il nome al paese e da una parte moderna che si sviluppa nell'area pianeggiante del «Prato» e nelle contrade di Utile, G. Viglione, Cienzi, Iannilli, e più a valle i caseggiati della Palmenta.

 

Foglianise è certamente di epoca romana come testimonianza la lapide murata nella chiesa di S. Pietro in Vitulano. L'iscrizione latina, databile intorno al III secolo, è voluta dal liberto Umbrio Politimo che offre un'ara dedicandola alla dea Fortuna Folianensis. Questo prezioso repertorio si riferisce sull'esistenza del culto alla dea Fortuna che qui assumeva il titolo di Folianensis poiché venerata nell'appartenuto a Folius, patrizio romano. L'iscrizione è riportata e quindi riconosciuta anche dall'illustre storico di epigrafia latina Teodoro Mommsen nel suo corpus Inscriptionum Latinarum (Berlino 1883). Altri reperti notevoli sulla sua origine romana come ad esempio l'incisione rupestre dedicata a dio Silvano sulle sponde del torrente Jenga,

 

Con la caduta dell'impero romano segue un periodo di scarsità di notizie sulla vita nel territorio Folianensis anche a causa del forte sisma che nel 369 distrusse buona parte dei centri del Sannio. Con l'invasione longobarda del sannio nel 570, viene fondato il grande Ducato di Benevento elevato poi a Principato. E' il periodo in cui ricompaiono documenti che mostrano la ripresa dell'insediamento di Folianensis che fa parte, insieme agli altri centri della Valle, del Gastaldato di Tocco. Nei tempi successivi Fulianensis (come viene nominato in documenti dell'epoca), vide l'invasione ed il passaggio delle truppe di Carlo d'Angiò e Manfredi di Svevia che intorno a questo territorio sembra si siano dati battaglia intorno al 1200.

 

In un documento del 1417 Folianensis è nominato casale di Tocco, mentre già dopo il terremoto del 1456 la decaduta la città di Tocco viene menzionata come casale del Vallo di Vitulano. Foglianese (così chiamato fino a qualche tempo fa) subì nel corso del '500 e del '600 le sorti degli altri casali del Vallo di Vitulano tra i vari feudatari che compravano e vendevano il feudo fino al 1806 quando Giuseppe Bonaparte, dopo aver occupato il Regno di Napoli, lo divise in 14 province. Foglianise fu uno dei dieci comuni costituitisi nel circondario di Vitulano della provincia del Principato Ultra con sede in Avellino. Nel 1816, la restaurazione borbonica non privò dell'autonomia i dieci comuni della Valle e tra questi anche Foglianise. Il comune viene annoverato nella provincia di Benevento costituitosi 15 maggio del 1861, mentre nel 1892 venne aggregato al circondario di Benevento ed al mandamento di Vitulano.

 

Foglianese (così chiamato fino a qualche tempo fa) subì nel corso del '500 e del '600 le sorti degli altri casali del Vallo di Vitulano tra i vari feudatari che compravano e vendevano il feudo fino al 1806 quando Giuseppe Bonaparte, dopo aver occupato il Regno di Napoli, lo divise in 14 province. Foglianise fu uno dei dieci comuni costituitisi nel circondario di Vitulano della provincia del Principato Ultra con sede in Avellino. Nel 1816, la restaurazione borbonica non privò dell'autonomia i dieci comuni della Valle e tra questi anche Foglianise. Il comune viene annoverato nella provincia di Benevento costituitosi 15 maggio del 1861, mentre nel 1892 venne aggregato al circondario di Benevento ed al mandamento di Vitulano. Foglianese (così chiamato fino a qualche tempo fa) subì nel corso del '500 e del '600 le sorti degli altri casali del Vallo di Vitulano tra i vari feudatari che compravano e vendevano il feudo fino al 1806 quando Giuseppe Bonaparte, dopo aver occupato il Regno di Napoli, lo divise in 14 province.

 

Foglianise fu uno dei dieci comuni costituitisi nel circondario di Vitulano della provincia del Principato Ultra con sede in Avellino. Nel 1816, la restaurazione borbonica non privò dell'autonomia i dieci comuni della Valle e tra questi anche Foglianise. Il comune viene annoverato nella provincia di Benevento costituitosi 15 maggio del 1861, mentre nel 1892 venne aggregato al circondario di Benevento ed al mandamento di Vitulano. Foglianise fu uno dei dieci comuni costituitisi nel circondario di Vitulano della provincia del Principato Ultra con sede in Avellino. Nel 1816, la restaurazione borbonica non privò dell'autonomia i dieci comuni della Valle e tra questi anche Foglianise. Il comune viene annoverato nella provincia di Benevento costituitosi 15 maggio del 1861, mentre nel 1892 venne aggregato al circondario di Benevento ed al mandamento di Vitulano. Foglianise fu uno dei dieci comuni costituitisi nel circondario di Vitulano della provincia del Principato Ultra con sede in Avellino. Nel 1816, la restaurazione borbonica non privò dell'autonomia i dieci comuni della Valle e tra questi anche Foglianise. Il comune viene annoverato nella provincia di Benevento costituitosi 15 maggio del 1861, mentre nel 1892 venne aggregato al circondario di Benevento ed al mandamento di Vitulano.

 

Negli anni 70 il paese ha subito profondi cambiamenti: c'è stato un grande sviluppo urbanistico verso la parte pianeggiante del paese e l'economia, fino a quel momento esclusivamente agricola artigianale, ha visto il nascere dell'industria e del terziario. Attualmente è uno dei 14 comuni del Parco Regionale del Taburno Camposauro. il territorio di Foglianise fa parte del Parco regionale del Taburno Camposauro Istituito nel 2002 Il parco ha un'estensione di 12.370 ettari, con una popolazione di circa 25.000 abitanti distribuiti nei territori di 14 comuni in provincia di Benevento. Il massiccio Taburno-Camposauro fa parte dell'Appennino Campano. Sito ad Ovest di Benevento, nella cui provincia ricade interamente, culmina nel Monte Taburno (m 1394), Camposauro (m. 1388) e Pentime (m 1170).Il loro profilo ricorda quello di una donna sdraiata, da cui l'appellativo:"Dormiente del Sannio" dato al massiccio. È interessante visitare il Parco in ogni periodo dell'anno anche se i mesi migliori sono quelli estivi e autunnali. percorrendo i tantissimi sentieri che attraversano il Parco si possono trascorrere giornate in una dimensione naturale, alla scoperta dei segreti del bosco, della sua ricca flora e fauna, delle sue particolarità geologiche e antropologiche.

 

La natura incontaminata e il silenzio conducono in una dimensione rilassante e lontana dallo stress quotidiano, i profumi ei colori consentono, almeno per un attimo, la fusione completa con la natura, condizione naturale dell'uomo troppo spesso dimenticata nel mondo caotico e tecnologico di oggi . Camminando per i tanti sentieri che attraversano il Parco è possibile ammirare come cambia la vegetazione in base all'altitudine passando dai bellissimi uliveti e vigneti della fascia pedemontana, agli immensi boschi di faggeti e castagneti intorno agli 800 – 900 metri, per rimanere sorpresi dalla assoluta mancanza di vegetazione delle depressioni tettonico-carsiche del campo di Cepino, del Piano Melaino e del Campo, si può trovare, inoltre, una grandissima varietà di specie mediterranee di piante, a cui si uniscono, man mano che si sale, specie a carattere submontano e montano e vari tipi di funghi commestibili. Inoltrandosi nel bosco si può venire a contatto con varie specie di animali selvatici tra cui il temuto cinghiale e la velenosa vipera o si può ammirare il volo maestoso del gheppio o della poiana.

 

Un'escursione al Parco regionale del Taburno Camposauro permette di visitare e conoscere i luoghi e alla fine di capire il “senso interiore” del territorio dei visitatori, di percepire, cioè, le unicità, quell'insieme di condizioni ambientali, biologiche, culturali che rende l'area protetta del Parco diversa e unica. Per la sua conformazione geo-morfologica, Foglianise basa la propria economia sulla coltivazione della vite e dell'olivo. Culla dell'Aglianico del Taburno e del Taburno ( nei tipi Novello, Piedirosso, Falanghina, Coda di Volpe, Greco) DOC dal 1986, e di altri vini IGT, tutti prodotti dalla nota Cantina del Taburno, Foglianise è conosciuto anche per la produzione dell 'eccellente olio extravergine d'oliva tanto da essere incluso nel territorio della DOP “Sannio Caudino Telesino” insieme ad altri 34 centri della provincia di Benevento.

 

La vendemmia comincia gli ultimi giorni di settembre e si protrae, anche in relazione alle condizioni meteorologiche, fino a quasi tutto il mese di ottobre. Nei mesi di novembre e dicembre, invece, passeggiando per le strade di campagna, è facile scorgere uomini e donne alle prese con la raccolta delle olive le quali sono successivamente trasformate in olio nei frantoi presenti nel territorio. L'olio extravergine di oliva è l'ingrediente principale della tavola foglianesara la quale offre specialità quali: Cecatielli cù sugu (cavatelli con il sugo di pomodoro e basilico); Pizzilli cù l'alici (pizzette con le alici); Lampi e truoni (lagane con i ceci); Cucchiari (pizzette semplici); Crespelle (crepes semplici); Paparuli 'm'buttiti (peperoni ripieni preparati soprattutto a Natale ea San Rocco); Sciurilli (pizzette con i fiori di zucca); Spugnata e Zupp'e cardone (zuppe entrambe cucinate a Natale; la prima servita come antipasto al cenone e la seconda gustata il giorno del 25); Menestra 'mmaritata (verdura cucinata con carne di maiale); Fasuli 'dintu 'u pignato (fagioli cotti lentamente in un tegame di terracotta); Pane cu 'e cicule (pane farcito con pezzetti di grasso di maiale); Viscotta (pezzo di pane biscottato condito con pezzetti di pomodoro); Panecuotto (pane raffermo cucinato con prodotti della terra).

 

Tra i dolci tipici si annoverano i: Cazzarielli (pasta fresca a forma di spaghetto bollita nel vino cotto), Ferretti e chiacchiere con il miele ( dolci preparati nel periodo di Carnevale) oltre al Puccellato (pane con le uova, preparato nel periodo di Pasqua , che può essere rustico o dolce) e ad altri fragranti prodotti da forno quali pastarelle e taralli semplici o con le uova, biscotti con le mandorle o con l'uva passa. L'ottimo pane cotto a legna è ideale per accompagnare la degustazione di salsicce, prosciutti, pancette e salumi locali.

 
 
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