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Airola (BN) - Campania
Il Comune di Airola nasce intorno al 997 d.C., il suo nome ha probabilmente origine da “Ara Jovis”, antico tempio dedicato a Giove, edificato nell’antica Città di Gaudio.

 

Questa cittadina conta poco più di ottomila abitanti, ed è situata al centro della Valle Caudina, appena qualche chilometro distante dalle famose “Forche Caudine, ove il Popolo Sannita, guidato dal comandante Ponzio Caio, sconfissero i Romani e li umiliarono facendoli passare sotto il “giogo”, strumento formato da tre lance sannite incrociate tra di loro.

 

Airola confina a nord con Moiano, Luzzano e Bucciano (casali di Airola fino all’inizio del 1800), e a Sud con Arpaia, Paolisi e Forchia. È attraversata dall’Acquedotto Carolino, che ha origine dalle Sorgenti del Fizzo che alimentano le cascate della Reggia di Caserta. Primo motivo questo, per il quale il 30 agosto 1754, con Regio Decreto , Re Carlo conferì ad Airola il Titolo di Città. Ma anche perche’, in quel periodo, il territorio vantava ben 36 chiese. Attualmente vanta ancora di 22 chiese e diverse cappelle gentilizie. La Chiesa principale è quella della S.S. Annunziata, la cui facciata è opera della Scuola Vanvitelliana, ma ugualmente importanti sono il Convento dei frati minori di San Pasquale, il Santuario di Maria Santissima Addolorata, il Convento di San Gabriele sulla ridente collina di Monteoliveto, il Monastero di Regina Coeli e la Chiesa di San Domenico.

 

Di grande rilevanza storico-architettonica, sono i resti del Castello Medioevale e il Palazzo Ducale, in cui, Bartolomeo di Capua, già Principe della Riccia, accolse Re Carlo e la Regina Amalia sua serenissima consorte il giorno 2 aprile 1754 per ristorarsi dalle fatiche del lungo viaggio, in uno dei sopralluoghi ai lavori dell’Acquedotto Carolino. Attualmente il Municipio risiede nel Palazzo Montevergine, mentre in Piazza Vincenzo Lombardi è situato il Monumento ai Caduti e la statua in onore di San Giorgio Martire, patrono della Città. La statua, donata da emigrati airolani in America, fu collocata come simbolo in memoria dell’antica Chiesa dedicata al Santo, abbattuta a causa di alcuni danni strutturali successivi al terremoto del 1980. Airola ospita il primo “Museo del Telefono” in Campania e Il secondo in Italia per apparecchi esposti.

 

Tale Museo è situato all’interno dell’ex Convento dei Padri Domenicani costruito nel 1751, che negli anni ha ospitato prima un carcere e successivamente gli uffici del Comune.