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Pacentro (AQ) - Abruzzo
 

Situato a 700 metri di altitudine, nel Parco Nazionale della Majella, Pacentro è considerato uno dei paesi meglio conservati d’Abruzzo. Scriveva uno scrittore del XIX secolo “collocato in un’amena collina a piè del Monte Morrone, da qualunque parte lo si guardi, mostransi quant’è grande abbastanza e di piacevole aspetto”. .

 

Da numerosi ritrovamenti archeologici è possibile documentare la presenza dell'uomo primitivo nel territorio, mentre non si conosce con precisione l'origine e l'epoca delle prime abitazioni del pago, comunque si potrebbe collocare tra l'VIII e il IX secolo dopo Cristo. Il primo ricordo scritto di Pacentro risale al 1170, anno in cui Mallerio, "dominator Pacentri", donò la Chiesa di S. Angelo in Vetuli al Vescovato di San Panfilo di Sulmona. Pacentro segui le vicende storiche del Regno di Napoli e fu molte volte feudo conteso dai feudatari. Rimangono le rovine del Castello Caldoresco che sorse ad opera dei Conti di Valva e la cui costruzione risale al periodo compreso tra fine del '300 e l'inizio del '400. Nella Piazza del Popolo, in pieno centro storico, troviamo la bella ed elegante fontana seicentesca, di fronte alla quale si erge maestosa la Chiesa della Misericordia. Tra le Chiese ricordiamo inoltre quella dell'Immacolata nel Convento dei Minori Osservanti (1589) e la Chiesa di San Marcello (la più antica del paese). Ogni anno, la prima domenica di settembre, si rinnova la tradizionale corsa degli zingari ("zingaro" in dialetto "scalzo") la cui origine risale agli antichi riti longobardi.

 

Nel corso degli anni Pacentro ha rafforzato sempre di più la propria immagine attraverso l’adesione e la promozione di iniziative culturali di alto livello nazionale. Nel 2001 Pacentro è tra i primi paesi a far parte del club de I Borghi più belli d'Italia. Mentre nel 2019 c’è stata l’adesione alla rete delle Città Marciane, insieme ai comuni di Castellabate (Sa), Cellino S. Marco (Br), Manocalzati (Av), S. Marco Argentano (Cs), S. Marco D'Alunzio (Me), S. Marco dei Cavoti (Bn), S. Marco Evangelista (Ce), S. Marco la Catola (Fg) e Torricella (Ta). Nel 2018 inoltre si sono stretti rapporti con il comune di Salvitelle (SA) per via della celebrazione di una analoga corsa “a piedi scalzi”, mentre già nel 2010 sono state prese iniziative per creare una rete tra i comuni abruzzesi, pugliesi e molisani intorno alla figura di Jacopo Caldora e della sua potente famiglia. E nel 2022 con i comuni di Colle Sannita (BN) e di Castel del Giudice (IS) per quanto riguarda la figura di Giacomo Caldora, valente e potente condottiero del XV secolo. Tra le attività che caratterizzano il centro peligno vanno ricordate la già citata Corsa degli Zingari, organizzata dalla associazione omonima in collaborazione con la Confraternita della Madonna di Loreto, la Rievocazione Storica de I Caldoreschi, organizzata dalla Associazione Culturale Pacentrana, Il Presepe Vivente a cura della Proloco.

 

 
 
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